Dhyana
LA MEDITAZIONE
Il Raja Yoga o Asthanga Yoga che il Sommo Patanjali descrive negli YogaSutra, prevede come Scopo Ultimo l' Incontro della Coscienza Individuale con la Coscienza Universale, attraverso la Pratica della Meditazione. Per Raggiungere questo Obiettivo, occorre che lo Yogi Liberi la Mente per permetterle di Aprirsi alla Possibilità Meditativa. Per Raggiungere questa Condizione occorre che lo Yogi si Liberi dagli Attaccamenti della Vita e segua dei Passaggi Propedeutici ed Intermedi chiamati Gradi (Anga). Il Sesto Anga ha visto la Dharana, ovvero la Concentrazione, come l'Azione Regina. E' grazie alla Dharana, che è possibile Aprirsi al Dhyana, al Settimo Anga, ovvero alla Meditazione. Ma che cos'è il Dhyana, ovvero la Meditazione ? Il Dhyana è il Mantenimento nel tempo della Dharana. La Meditazione è il Protrarre nel Tempo uno Stato di Attenzione e Concentrazione nei Confronti di un Oggetto di Meditazione. All' Interno del Dhyana è possibile accedere al Sanyama, ovvero la Meditazione della Vibrazione Essenziale dell'Oggetto Stesso. Ogni Realtà Manifesta e Non, Possiede Intrinsecamente una Vibrazione Essenziale che spiega l'Oggetto stesso nella sua Verità Universale, quindi anche nella sua versione Archetipica e Ancestrale. Il Sanyama è l 'accedere durante la Meditazione, alla Verità più Profonda dell' Oggetto di Meditazione.