Il Karma e il Samshara
La Vera Legge che Spiega e Giustifica Ogni Cosa
Il Karma è l'Azione, letteralmente dal Sanscrito, e indica che la Realtà, la Verità, il Manifesto è Espressione di Qualcosa, ovvero, appunto, Azione. L'Azione prevede Sempre un Movimento ed un Movimento Prevede Sempre un Lavoro ed una Vibrazione. Il Karma, quindi, che è Azione, è anche Movimento, Lavoro e Vibrazione. Il Movimento prevede una Fonte ed una Meta, un Inizio ed una Fine. Il Lavoro prevede una Fatica, che prevede una Forza, che prevede un' Energia. La Vibrazione prevede un'Oscillazione. Il Karma quindi è il Movimento da una Fonte ad una Meta, che ha bisogno di Energia e che Oscillando, Vibra, ovvero Emette Energia. L' Emissione di Energia porta a riscontrare un Differenziale Energetico tra la situazione Iniziale e quella Finale. Il Differenziale Energetico genera un Differenziale Morfologico. Per questo motivo la Meta non sarà Mai identica alla Fonte se tra loro c'è stato Karma, ovvero Azione. Tra la Fonte e la Meta c'è stato un Cambiamento, un Mutamento, un Differenziale. Dove c'è Karma c'è una Fonte e una Meta, dove c'è una Fonte c'è sempre una Meta e dove c'è una Meta c'è sempre una Fonte. La Meta è la Conseguenza della Fonte e la Fonte è la Causa della Meta. La Legge di Lavoisier " Nulla si Crea e Nulla si Distrugge" spiega invece il Concetto di Invariabilità del Sistema Universale nella sua Interezza. Questo comporta Mutamenti Interni di Bilanciamento e Compensazione, in Verso e in Qualità Energetica, per Mantenere l'Equilibrio. La Qualità Energetica coincide alle varie Caratteristiche della Materia. La Teoria del Karma prevede Tre Leggi che ne Giustificano la Solidità Argomentativa.
Prima Legge del Karma (Legge di Causa-Effetto): Ogni Essere Manifesto è la Conseguenza di una Causa e il Legame tra essi è Azione, Movimento, Vibrazione, Energia.
Seconda Legge del Karma (Legge di Azione-Reazione): Ogni Azione genera all' interno del Sistema una sua Reazione Identica per Qualità Energetica, ma di Verso Opposto.
Terza Legge del Karma (Legge di Compensazione): Ogni Azione genera all'Interno del Sistema una sua Opposta in Qualità Energetica diametralmente Opposta.
La Teoria del Karma, secondo la sua Prima Legge, spiega il fatto che ciò che si è nel Momento Presente sia la Conseguenza di Qualcosa accaduto Precedentemente. Se si analizza questo principio, si può affermare che la "Presunta Origine Individuale" in Verità è la Conseguenza di Qualcos'altro Già Accaduto e che la "Presunta Fine Individuale" in Verità è la Causa di qualcos'altro che Deve Accadere. Questo apre lo sguardo all' Intuizione che la Persona Manifesta nel Momento Presente è la Conseguenza di un'altra Persona Manifesta Accaduta nel Momento Passato ed è la Causa di un'altra Persona Manifesta che Accadrà nel Momento Futuro. Questo Mutamento della Persona è detto Samshara e corrisponde al Ciclo Continuo delle Reincarnazioni. La Reincarnazione è la Conseguenza di una Vita Precedente e serve per Impostare e Generare la Vita Successiva. Ciò che si vive nel Presente è Conseguenza di un Karma Immediato dovuto alle scelte del Presente, ma anche di un Karma Remoto dovuto alle Scelte del Passato comprese quelle delle Vite Precedenti. Ma se la Persona Manifesta è Sempre in Mutamento, perché Figlia del Karma, che cosa allora Resta Invariato? Resta Invariata la Persona Non Manifesta, ovvero la Persona che Permette alla Persona Manifesta di Esistere, Non Manifestandosi. La Persona Non Manifesta non Aderisce al Karma. Lo Scopo dell'Esistenza è il tendere sempre più della Persona Manifesta ad Assomigliare alla Persona Non Manifesta fino al giorno in cui le due Persone saranno identiche. Lì finirà il Samshara e il Ciclo delle Reincarnazioni. Questo può accadere grazie all'Evoluzione della Coscienza e della Consapevolezza. La Persona Non Manifesta però non è neppure Coscienza e Consapevolezza in quanto, se in Evoluzione, appartengono anch'esse al Karma. La Persona Non Manifesta allora è Pura Essenza, Pura Presenza. Il Raja Yoga, grazie agli Yogasutra di Patanjali, sostiene che il Karma è il Perpetuarsi dell’Azione generata da un'Azione Precedente. Tutto questo Perpetuarsi genera Sofferenza e Dolore. Il Vero Scopo del dover concludere il Samshara è Eliminare la Sofferenza e il Dolore. Esiste un Unico modo Supremo per Non Reincarnarsi più e non Soffrire più: Occorre compiere la Non Azione, cioè il non Karma. La Non Azione è il Non Compiere Azione, ovvero il Non Fare. Il Non Fare è l'Essere, lo Stare, il Presenziare. La Pratica dell' Essere, dello Stare, del Presenziare si raggiunge in modo Supremo Attraverso la Meditazione che, sempre secondo gli Yogasutra, raggiunge il suo culmine tramite il Samadhi, alla fine del quale, raggiunto il Kaivalya, l'Essere si Spoglia di tutte le componenti della Persona, ovvero del Karma, per Specchiarsi nel Bramhan, la Causa Primordiale, l’Unica vera Causa priva di Causa, che non possiede Energia, non possiede Forza, non possiede Azione, non possiede Materia, non possiede Vibrazione, Non Possiede Karma, non possiede Sofferenza, non possiede Dolore. Li c’é Pace.