La Fisica e l’Induismo
La Scienza e la Religione, Codici Differenti un’Unica Verita’
Brahama rappresenta la Conservazione
Visnu rappresenta la Creazione
Shiva rappresenta la Distruzione, il Cambiamento
Secondo una Concezione Moralistica e Umanistica la Figura di Shiva non dovrebbe essere ben Amata e Accettata, ma se confrontiamo con la Fisica scopriamo che tra la Fisica Tradizionale e la Trimurti Induista emerge una quasi Sovrapponibilita’ in quanto la Realta’ Manifesta puo’ Esprimersi e Mostrarsi proprio attraverso Tre Forze: Forza Centripeta Formativa, Forza Centrifuga Esplosiva e Forza Statica Conservativa. Sia l’Universo Infinito sia la Particella Subatomica Vivono, Esistono e sono in Equilibrio grazie al Dinamismo Equilibrato delle Tre Forze, che guradandole con un occhio piu’ allargato e aperto, hanno proprio le Caratteristiche dei Tre Volti della Trimurti Indiana. Shiva deve Esistere per poter garantire anche Visnu. Probabilmente Shiva e Visnu sono le due Braccia di Brahama, che, per mantenere l’Equilibrio, ha bisogno di Entrambe.
Questa Visione porta a Vedere la Realta’ e la Verita’ cosi come Sono, cosi come si Manifestano senza affiancare loro alcun Giudizio Qualitativo Moralistico. Secondo anche le Leggi del Karma, ogni Azione genera una Reazione e un’ Azione di una Determinata e Precisa Tipologia ne scaturira’ una completamente Opposta all’interno del Sistema, affinche’ possa mantenersi l’ Equilibrio. Percio’ il Bene e il Male, il Buono e il Cattivo, non sono considerati all’ Interno di questa Visione che possiede una Connotazione molto vicina alla Fisica Tradizionale, nella quale l’aspetto Costruttivo e Distruttivo sono tra loro Complementari e devono assolutamente convivere. Non Esiste Shiva senza Visnu e non Esiste Visnu senza Shiva, Non Esiste la Creazione senza la Distruzione, Non Esiste la Distruzione senza la Creazione. Non Esiste la Nascita senza senza la Morte, non esiste la Morte senza la Nascita.